Tsutomu Miyazaki (宮﨑 勤, Miyazaki Tsutomu, 21 agosto 1962 – 17 giugno 2008) è stato un serial killer giapponese, soprannominato "Il Mostro Otaku" (オタク殺人鬼, Otaku Satsujinki) a causa della sua ossessione per anime, manga e videogiochi, che si ritiene abbiano influenzato i suoi crimini. È famoso per aver rapito, torturato, ucciso e abusato sessualmente di quattro bambine tra il 1988 e il 1989 nella prefettura di Saitama.
I suoi crimini includono:
La sua ossessione per la cultura otaku https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Otaku, in particolare anime e manga violenti, ha sollevato un ampio dibattito sulla loro potenziale influenza sulla violenza. Tuttavia, è importante notare che la maggior parte degli appassionati di anime e manga non commette crimini e che la cultura otaku è un hobby innocuo per la maggior parte delle persone.
Arresto e Processo: Miyazaki fu arrestato nel 1989 dopo aver tentato di fotografare un'altra bambina. La polizia trovò nella sua casa una vasta collezione di anime, manga e video snuff, che rafforzò ulteriormente l'associazione tra i suoi crimini e la cultura otaku. Durante il processo, Miyazaki si dichiarò colpevole ma poi ritrattò la sua confessione. Fu condannato a morte nel 1997.
Esecuzione: Tsutomu Miyazaki fu impiccato il 17 giugno 2008.
Il caso di Tsutomu Miyazaki è un esempio tragico di violenza estrema e ha avuto un impatto significativo sulla percezione pubblica della cultura otaku in Giappone. Ha generato paura e stigmatizzazione verso i fan di anime e manga, anche se non c'è una correlazione diretta tra la cultura otaku e la violenza. Resta un argomento di studio per la psicologia https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Psicologia%20del%20crimine e la criminologia, sollevando questioni sulla responsabilità individuale e sull'influenza dei media sulla violenza.